Il passaggio generazionale è un tema di grande attualità che caratterizza il tessuto imprenditoriale italiano, costituito per lo più da PMI a carattere familiare. Solo un terzo di queste aziende sopravvive alla seconda generazione e solo una quota minima supera la terza.

Come supportare le organizzazioni per affrontare questo delicato momento?

Il passaggio generazionale non è un tema che si esaurisce con il trasferimento di una “proprietà” aziendale, essa comporta la responsabilità economica ma anche sociale, cioè che riguarda il bene comune. La responsabilità di un’adeguata consegna da parte di chi lascia e quella di sostenibilità futura per chi subentra. Dal nostro osservatorio troppo spesso si privilegiano i legami di parentela, perdendo di vista due temi centrali. Da un lato, le reali necessità dell’organizzazione e della sua gestione manageriale, confondendo la proprietà aziendale con le competenze necessarie per la sua gestione.  Dall’altro, la necessità che alle nuove generazioni siano trasferiti valori, formazione e cultura organizzativa.

Crediamo che la sfida generazionale debba tenere insieme prospettive ed equilibri di diversa natura: ambizioni, inclinazioni, competenze e talenti delle nuove generazioni, da un lato, e dall’altro, il rispetto di una storia, di una tradizione aziendale e di valori che l’hanno costruita nel tempo.

È una sfida complessa che investe più livelli del sistema organizzativo: la famiglia, con i suoi intrecci relazionali, un management competente che sappia affrontare le sfide organizzative e l’organizzazione nel suo insieme, intesa come engagement delle persone.

Il passaggio generazionale può essere oggetto di un lavoro di ridefinizione della strategia aziendale e un’occasione di dialogo tra diverse generazioni, esso richiede uno spazio di lavoro comune, è innanzitutto un processo organizzativo in cui le nuove generazioni possono riguadagnare l’eredità attraverso la propria libertà.