GLI ASSET DELLA COMUNICAZIONE EFFICACE: OBSERVING & QUESTIONING
16 Ottobre 2019 | 9:30 - 17:00
| €300In una cultura che privilegia il “dire” rispetto al “domandare”, il saper fare domande è fondamentale per ogni persona che abita un’organizzazione: imprenditori, manager, collaboratori.
Il questioning è spesso chiamato “arte” perché un uso sistematico del “domandare” consente di affrontare conflitti interni ed esterni, di rendere sinergiche le informazioni che tendono sempre più alla frammentazione, di snellire i processi. Inoltre, saper fare domande significa lavorare sulla propria capacità di intercettare il bisogno del cliente, sia interno che esterno. Ma le domande sono efficaci quando sono chiari gli obiettivi e i risultati che si vogliono raggiungere. Per questo motivo, esercitare la capacità di fare domande è un allenamento strategico anche per essere centrati sulla Mission della propria organizzazione. Inoltre, stimolare e ascoltare le domande di colleghi e collaboratori, aiuta a chiarire i propri obiettivi e la fattibilità delle azioni, in sintesi, migliorare il proprio lavoro.
L’altra grande competenza connessa al questioning, è l’observing, ovvero la capacità di osservare. Curare l’osservazione favorisce la scoperta di quello che “pensavamo già di sapere”, imparando a leggere i segnali deboli, ampliando la visione fino a comprendere l’influenza del contesto sulla relazione con l’interlocutore, prendere in considerazione un altro punto di vista e ristabilire perciò la fiducia reciproca. Rafforzare la capacità d’osservazione aiuta a superare l’assuefazione percettiva che molto spesso caratterizza le relazioni lavorative, segnate da demotivazione e conflittualità.
Il nostro approccio pone al centro l’esperienza dei partecipanti attraverso la condivisione di bisogni, pratiche e competenze. Lavoriamo per attivare un processo di consapevolezza rispetto al ruolo, all’organizzazione e al contesto in cui ci si trova ad operare. La condivisione di significati e pratiche attiva un processo di apprendimento circolare e riflessivo, nel quale il docente assume il ruolo di facilitatore. I partecipanti sono resi protagonisti attraverso confronto, dialogo, domande, giochi d’aula, esercizi individuali e tavoli di lavoro che hanno l’obiettivo di mettere in comune e valorizzare il contributo di tutti. L’evento è anche un’occasione per sperimentare questa modalità di apprendimento e come questa possa attivare dinamiche di cambiamento e sviluppo organizzativo.
Imprenditori, manager, responsabili di Area/Funzione, e tutti coloro che desiderano affinare il proprio stile comunicativo in ambito professionale